LA TRUFFA Il Romanzo di Guido G. Guerrera ed. Imprimatur
Signore e Signori, un attimo di attenzione, prego!
Vi presento il protagonista del mio romanzo La Truffa.
Il suo nome è Arturo Virgilio dos Alves Reis, portoghese di Lisbona .
Quest’uomo , un geniale truffatore,
riuscì a ingannare il Portogallo e il mondo della finanza degli anni 20.
Una donna speciale, un’attrice di quei tempi, racconta…
Read MoreGIORNALISTA SCRITTORE VIAGGIATORE
font BERGAMO POST
Enzo Garinei, un grande attore
(indimenticabile voce di Karate Kid)
Guido Guidi Guerrera – 12 gennaio 2016
Fratello di Pietro, nome famoso della premiata ditta Garinei e Giovannini, ha lavorato sin dagli anni Quaranta a fianco di grandi nomi del palcoscenico, come Wanda Osiris, Gianni Agus, Renato Rascel, Delia Scala, Gino Bramieri e Totò. È stato interprete di numerosi film e ha prestato la voce a celebri personaggi del cinema, da Stan Laurel a Claude Rich (Asterix e Obelix: Missione Cleopatra) fino al compianto Pat Morita, il ben noto tenente Ohara della serie tv e soprattutto l’indimenticabile maestro Miyagi in Karate Kid. Enzo Garinei, classe 1926, è ancora oggi un uomo dall’energia inesauribile: perfetto stile inglese e aspetto a metà tra Alec Guinness e Fred Astaire. Nel 1986 ha dato vita, dopo sessant’anni di carriera, alla scuola di recitazione Ribalte, che proprio di recente si è divisa in tre: a Roma, a Rocca di Papa e a Civitavecchia. E, dopo aver ricoperto un’infinità di ruoli che lo hanno visto protagonista al cinema, in televisione e a teatro, nel 2014 è stato ancora una volta interprete nella celebre commedia Aggiungi un posto a tavola firmata Garinei e Giovannini.
Maestro, vuol rivelarci il suo personale segreto per vivere bene?
Esiste una semplice filosofia di vita che crea contentezza di se stessi, dà pienezza all’esistenza e insegna a volersi bene e stimarsi: per realizzarla occorre che ci sia alla base una coscienza pulita.
Essere bravi attori può allungare gli anni da vivere?
Non è accertato, ma voglio crederci. Del resto, Ernesto Calindri è stato a riguardo un bell’esempio. Forse noi attori siamo attaccati fino all’ultimo alla vita perché manca il trauma del pensionamento. Finché le forze ci sostengono non abbiamo limiti di età.
Di cosa sente di non poter fare a meno?
Dei rapporti umani, che sono alla base del vivere a prescindere dal mestiere che fai. Il vero pericolo per la gente è l’isolamento. La solitudine è oggi una delle peggiori piaghe della nostra società, una condizione che deve essere sconfitta alla stregua di una qualsiasi altra malattia, perché genera sofferenza.
Le facce e i tanti suoni delle voci legati alle sue interpretazioni arricchiscono la sua esistenza di adesso?
Più che i volti, le voci: ne sono sicuro. Per me molte di quelle restano indimenticabili forse perché sono molto sensibile alla timbrica vocale: a volte è bello immaginare che dietro a una bella voce si possa nascondere il tuo ideale di donna. Col rischio evidente della delusione.
A quale ricchezza non rinuncerebbe?
A quella che viene dall’essere in forma, dal mantenersi in buona salute. Fino a una quindicina di anni fa mettevo al primo posto il lavoro e, perché no, le donne. Ora so che il vero tesoro è quel benessere speciale che come un miracolo viene ogni giorno dispensato dal Creatore.
Ha dei rimpianti?
Tutte le volte che penso di aver fatto soffrire qualcuno per leggerezza, oppure quando considero di essere diventato forse un po’ troppo tardi un pezzo della storia italiana dello spettacolo: d’altronde però so bene di non essere mai stato ambizioso.
Ci sono regole che cancellerebbe?
Sì, quelle che vanno nella direzione del cattivo gusto e legittimano certe cose che si rivelano dannose per tutti e in specie per i più piccoli.
Meglio una donna o un amico?
Alla mia età è preferibile la seconda ipotesi, perché un vero amico è per sempre e lo riabbracci anche se lo hai perso di vista come se fosse ieri.
La formula della longevità sta nel saper dar valore ai momenti felici dell’esistenza?
La felicità è spesso rappresentata da una serie di minuscole particelle che costellano la nostra vita e delle quali spesso rischiamo di non accorgerci: il sorriso di un bimbo prima che si addormenti, un tramonto commovente, il piacere del viaggio che ti fa incontrare sempre qualcuno e qualcosa. Allora tutto si mette nel proprio sacchetto dei ricordi e si gusta senza fretta, senza bruciare nulla. Questo , credo, riesca ad allungare e a dar senso alla vita facendola bella.
Umberto Eco, Facebook e l’imbecillità
Il neolaureato sbotta sui social network e la polemica infiamma la piazza virtuale. Per la verità la sua è una laurea “honoris causa” perché il professor Umberto Eco ne possiede già una in filosofia conseguita qualche annetto fa, precisamente nel ’54. Adesso nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino dopo averne ricevuta un’altra in “Comunicazione e Cultura dei media”, per aver arricchito la cultura italiana e internazionale e contribuito a rinnovare profondamente lo studio della comunicazione e della semiotica, si concede un’esternazione senza peli sulla lingua: «Il villaggio virtuale dei vari Facebook e Twitter è abitato da imbecilli fatti e finiti», in pratica sono gli ex scemi del paese migrati dai tavolini del bar locale, dove si sparavano fesserie a raffica, alla tastiera del pc con davanti una platea ancora più folta di pari loro. Eh sì, caro professore, il simile percepisce il simile come diceva il caro Aristotele che lei certamente conosce meglio di me ed è cosa comune, quasi per azione di una osmosi fisica, che accozzaglie simili di atomi con pari neuroni facciano scopa e celebrino così la potenza irresistibile del pollaio virtuale.
Una specie di casuale klinamen democriteo… ma qui mi taccio, professore, perché potrei rischiare con lei di strozzarmi con la mia stessa corda. Per essere sinceri ho sempre creduto che un falso criterio di democrazia stia dando la stura libera a tutti i cretini della terra, liciter et libenter autorizzati ad aprire bocca e dar fiato. Nella società del “siamo nati imparati” ognuno ritiene di poter esprimere opinioni senza avere neppure idea di quel che sta affermando, di pensare in modo confuso eppure preso a diffondere il suo verbo come distillato di una sapienza pesante, senza affatto curarsi dell’ortografia né delle più elementari regole grammaticali. La sintassi, poi, è cosa da mercato nero. Il protagonismo spadroneggia: c’è chi per raccontare un fatto capace di sbalordire solo se stesso, esordisce: «vi dico la mia testimonianza!…». Al burino inconsapevole manca solo un bel «in verità ti dico» e siamo a posto (mi raccomando staccato…).
Facebook et similia (che solo in pochi usano “cum grano salis”) sembra una invenzione fatta per questo genere di protagonisti del nulla, di questi Soloni con la prima asilo e di un bel numero di persone annoiate in cerca di chissà cosa. Tutti anelanti momenti di gloria sottolineati da foto e post rimasticati cento volte da cento altri con gli “I like” che arrivano come se piovesse… Così il signor nessuno si sente gratificato e può alle due di notte andarsene a letto immaginando di sé cose che altri come lui, o lei, nella medesima condizione stanno vagheggiando. Una macchina infernale che solo un genio poteva concepire annusando i tempi, perché ancora il bello doveva venire e forse deve ancora arrivare. Prevedo che il vaso della stupidità sia assai capiente e vada ancora ben colmato fino all’orlo, anzi forse si vuole proprio che straripi e che la melma prodotta ci lambisca i piedi ed entri nei calzini. Vedremo.
Per l’intanto lo scemo del villaggio, che non ha più misura di sé, dato che proprio togliendo la capacità di giudizio è stato fatto un planetario danno alla povera gente, entra in polemica con Eco e lo attacca. Ora, amici cari, io non lo farei mai perché misuro semplicemente le mie capacità rispetto a quelle dell’illustre professore o di chi chiunque ritenga a me superiore. L’ignorante possente, quello ben piantato nella presunzione becera del suo stato che custodisce in modo strenuo, lui no: entra in polemica. Non saper dare valore agli altri e non creare scale di differenza non solo toglie valore a noi stessi ma è la prova lampante e provata che viviamo in un mondo caduto nella voragine dell’imbecillità. Di chi è la colpa non è facile stabilirlo. Ma resta intatta la questione, che è purtroppo il problema dei problemi.
Read MoreCalendario aggiornato nuove presentazioni Avatar Beauty Project
Avatar Beauty Project
Oltre la fisiognomica
Presentazione del libro di Guido Guidi Guerrera
Con copertina e commento di Franco Battiato
Mercoledì 13 novembre ore 18
Libreria IBS Roma
Via Nazionale 254/255
Con la partecipazione di Gianluca Nicoletti
Giovedì 14 novembre ore 18.30
Libreria Arethusa
Via Giolitti, 18 – 10123 Torino
Giovedì 5 dicembre ore 21
Biblioteca Lazzerini Prato
Un autunno da sfogliare
Con l’autore interviene Umberto Cecchi
Avatar Beauty Project
di Guido Guidi Guerrera
Oltre la fisiognomica
Con copertina e commento di Franco Battiato
«Questo lavoro rappresenta una ricerca nuova e originale che spiega molte cose sulle origini del nostro essere e lascia all’immaginazione la direzione verso la quale il fato va spingendoci». Franco Battiato
Read More
Calendario Presentazioni Avatar Beauty Project
“Avatar Beauty Project” di Guido Guidi Guerrera in libreria
Avatar Beauty Project
di Guido Guidi Guerrera
Incontri e presentazioni:
Venerdì 20 settembre ore 17.30
Libreria Mondadori ex cine-teatro Diana
Via Umberto I, 13 Catania
Con l’autore interviene Franco Battiato
Mercoledì 16 ottobre ore 18
Libreria Feltrinelli Firenze
Con l’autore interviene Desirée Pangerc
Giovedì 14 novembre ore 18.30
Libreria Arethusa
Via Giolitti, 18 – 10123 Torino
Giovedì 5 dicembre ore 21
Biblioteca Lazzerini Prato
Un autunno da sfogliare
Con l’autore interviene Umberto Cecchi
Avatar Beauty Project
di Guido Guidi Guerrera
Oltre la fisiognomica
Con copertina e commento di Franco Battiato
108 pagine Euro 15,90
Verdechiaro edizioni
«Questo lavoro rappresenta una ricerca nuova e originale che spiega molte cose sulle origini del nostro essere e lascia all’immaginazione la direzione verso la quale il fato va spingendoci».
Franco Battiato
In un mondo dove chiunque può fare ricorso al chirurgo estetico, cambiando a piacimento connotati e forme; dove chiunque può declinare la propria individualità in innumerevoli modi mediante i mezzi della costruzione virtuale di se stessi, ha ancora senso parlare di fisiognomica in senso classico?
Tutti, insomma, paiono essere piccoli architetti della propria immagine, e perfino di una vasta gamma di connotazioni comportamentali, proiettate con un demiurgico click del mouse nel cyberspazio della second life: un modo assolutamente diverso, anche rispetto a un mucchietto di anni fa, di pensare se stessi e di proiettare il proprio eidolon nel mondo, divenuto avatar.
Questo libro non ha nulla del volume classico sulla fisiognomica. Si configura piuttosto come un’indagine quasi holmesiana che, partendo da una serie di indizi, intende approdare a una qualche conclusione. Strada facendo, non si tralasceranno i fondamenti generali della materia più classica, ma tentando di rimanere a occhi ben aperti e assolutamente fermi nell’intento di volerne fare, per dirla con le parole del venerabile Jorge, soltanto «mera ricapitolazione».
Guido Guidi Guerrera
Guido Guidi Guerrera è giornalista e scrittore. Ha pubblicato numerosi libri, scrive su diverse riviste ed è collaboratore storico di “QN” che comprende i quotidiani La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, nelle pagine dedicate alla cultura, agli spettacoli e al costume.
Studioso di dottrine filosofico-esoteriche occidentali e orientali ha scritto quattro volumi sull’argomento per le Edizioni Mediterranee-Hermes di Roma. Guerrera è inoltre autore di numerose pubblicazioni come ‘ A Tavola con Maigret’ ‘Vivere alla Grande’ e ‘Lo Schiticchio’, tutti caratterizzati da uno stile ironico e arguto. Considerato dalla stessa Fernanda Pivano uno dei massimi esperti della vita e delle opere di Ernest Hemingway in Italia, ha pubblicato sul tema un volume dal titolo “A spasso con Papa Hemingway”, tradotto anche in lingua spagnola. Nel 2006 per i tipi di Verdechiaro ha pubblicato il libro biografico ‘Battiato Another Link’ con prefazione di Umberto Broccoli, sintesi di una lunga amicizia con l’artista catanese tradotta prima che in parole in un intenso fluire di emozioni.
Contattate Guido G. Guerrera visitando il suo sito www.guerrera.it
Presentazione Avatar Beauty Project
Dopo 25 anni dall’uscita nell ’88 dell’Album Fisiognomica,
Franco Battiato torna ad occuparsi dell’argomento attraverso il libro di Guido Guidi Guerrera ‘Avatar Beauty Project – Oltre la Fisiognomica’ che verrà presentato alla Libreria Mondadori Diana di Catania venerdì 20 settembre alle ore 17.30.